Il CH4 Sporting Club organizza corsi che propongono la pratica di due diversi tipi di Karate. Il Karate tradizionale Goju-Ryu, in continuità con gli scorsi anni, e il Karate Sportivo Shotokan.

KARATE TRADIZIONALE GOJU-RYU

Maestro: Federico Ghio Shihan (V Dan)
Lo stile di Karate da noi praticato è il Goju-Ryu, ovvero metodo del “duro” e del “morbido”. Il Goju-Ryu è originario dell’isola di Okinawa e si è poi diffuso nel mondo. Insegnando un metodo tradizionale, il nostro obiettivo non sono le competizioni sportive, ma diamo invece ampio spazio alla possibilità di crescita personale a cui ogni allievo dovrebbe aspirare. Le lezioni sono improntate sull’insegnamento di tecniche e principi che il praticante non solo esegue nel Dojo (luogo di pratica), ma che porta con sé nella sua vita quotidiana anche al di fuori di esso, in un continuo percorso di crescita che non ha mai fine.

I nostri studenti aspirano a:

• essere orgogliosi di studiare la via del Goju-Ryu Karate-Do;
• utilizzare modi gentili;
• sviluppare coraggio e capacità tecniche;
• coltivare spirito di gruppo e comprensione reciproca;
• rispettare gli ideali di lealtà ed onore, così come tramandati dalla tradizione dell’antico Giappone;

KARATE SPORTIVO SHOTOKAN

Maestro: Mauro Di Palma (IV Dan)
Lo stile di Karate Shotokan è nato dall’incontro di varie arti marziali ed è stato codificato dal Maestro Gichin Funakoshi. Qui in Italia è lo stile più diffuso e conosciuto e getta le sue basi sulla pratica sportiva. Le lezioni sono strutturate per formare gli atleti alle competizioni, nonché all’apprendimento delle tecniche e dei Kata (forme) che vengono portate in competizione. Esistono due tipi di specialità differenti: le gare di Kata e le gare di Kumite (combattimento). In giovane età l’atleta è spinto a imparare entrambe le discipline; in seguito, con l’avanzare degli anni di pratica, l’atleta è portato a scegliere la specialità nella quale eccelle maggiormente in gara.

I nostri studenti aspirano a:

• essere orgogliosi di studiare la via del Karate Shotokan;
• lavorare sodo per ottenere i migliori risultati in gara;
• rendere i loro movimenti marziali esteticamente apprezzabili;
• sviluppare grinta e determinazione per le competizioni;
• imparare che non si può sempre vincere e che il fallimento è il miglior maestro.